Il Rating di legalità è uno strumento, di natura volontaria, introdotto in Italia per valutare il grado di legalità e trasparenza di un’azienda o di un ente pubblico essendo un indicatore che permette di valutare, anche attraverso le opportune certificazioni e qualificazioni, il rispetto di norme e regole non solo dal punto di vista legale, ma anche etico e sociale.
Il Rating di legalità viene assegnato da un’apposita commissione, composta da rappresentanti di diverse istituzioni, come l'Agenzia per l'Italia digitale (AgID), l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e l'Istituto Italiano per la Privacy (IIP) che valuta diversi aspetti dell’organizzazione, come la conformità alle normative, la trasparenza nella gestione, l’etica aziendale, la responsabilità sociale e ambientale.
Per ottenere il Rating di legalità, un’azienda o un ente pubblico deve presentare, alla commissione competente, una domanda di valutazione corredata da una serie di documenti e informazioni che dimostrino il rispetto delle normative e delle regole in vigore.
La commissione valuta attentamente la documentazione presentata e può anche effettuare verifiche e controlli sul campo per accertare la veridicità delle informazioni fornite. Alla fine del processo di valutazione, viene assegnato un punteggio che determina il rating di legalità dell’organizzazione
Il Rating di legalità è espresso attraverso una scala di valutazione che va da 1 a 3 stelle, dove una valutazione più alta indica un grado maggiore di legalità e trasparenza.
Ottenere il Rating di legalità può essere un vantaggio per un’organizzazione, sia pubblica che privata, in quanto dimostra l’impegno nel rispetto delle norme e delle regole, contribuendo a costruire una reputazione di affidabilità e integrità e, di conseguenza, può essere richiesto anche per partecipare a gare d’appalto pubbliche o per ottenere finanziamenti da Istituzioni o Enti pubblici.
